ricorso concorso pubblico
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Il ricorso concorso pubblico in 4 step, con il nostro efficace aiuto

Se stai leggendo il nostro approfondimento è perché, con tutta probabilità, sei stato ingiustamente escluso da un concorso pubblico o non ti sono stati correttamente valutati i titoli: questa guida offre informazioni dettagliate su come tutelarti anche al fine di proporre un eventuale ricorso concorso pubblico.

Motivi per presentare un ricorso concorso pubblico

Sono molte le situazioni illegittime che potrebbero motivarti a pensare seriamente di proporre un ricorso concorso pubblico. Di seguito te ne elenco soltanto alcune:

  • ESCLUSIONE DAL CONCORSO PUBBLICO: sei stato escluso dal concorso pubblico per la mancanza di un cosiddetto “requisito soggettivo di partecipazione” (ad esempio: un titolo di studio specifico, una data specializzazione in una determinata disciplina, ed altro)
  • MANCATO SUPERAMENTO DI UNA PROVA: sei stato “bocciato” ad una delle prove in cui si articola il concorso pubblico, ad esempio alla prova pratica o alla prova scritta o, infine, alla prova orale dinanzi alla Commissione d’esame
  • ERRONEA VALUTAZIONE DEI TITOLI: la Commissione d’esame ha valutato erroneamente uno o più dei titoli da te posseduti, quali titoli di servizio o titoli di studio, magari assegnandoti un punteggio più basso di quello a cui avresti potuto effettivamente aspirare
  • RISERVA DI PUNTEGGIO NON RICONOSCIUTA: nella graduatoria finale di merito ti sei accorto che la Commissione non ti ha erroneamente riconosciuto una riserva cui avresti titolo, avendola ad esempio correttamente dichiarata nella domanda di partecipazione al concorso pubblico
  • PROVA A PORTE CHIUSE. la tua prova si è svolta a porte chiuse, in violazione del “principio di pubblicità” che assiste le prove dei concorsi pubblici.

Ebbene, quelle che vi ho appena elencato sono soltanto alcune delle irregolarità ed illegittimità che riguardano i concorsi pubblici e che possono farti seriamente pensare di proporre un ricorso concorso pubblico.

Ebbene, sei nel posto giusto perché il nostro Studio Legale, che ha sede a Teramo (in Abruzzo) ma che opera in tutta Italia, ha maturato una esperienza di più di dieci anni nel settore ed è in grado di darti indicazioni molto utili su come proporre un ricorso concorso pubblico e su quali siano i costi e le tempistiche.

Il ricorso concorso pubblico si propone dinanzi al TAR?

Iniziamo subito col dire che un buon avvocato in materia concorsuale è, nella maggioranza dei casi, un “avvocato amministrativista“, ossia un avvocato esperto di diritto amministrativo. Se poi volete curiosare sul sito della Giustizia Amministrativa (dove vengono “registrati” tutti i ricorsi) potete cliccare qui.

La precisazione è molto importante perché gli avvocati amministrativisti in Italia sono piuttosto ridotti dal punto di vista numerico, trattandosi di una materia particolarmente tecnica (ed anche poco studiata all’Università, per motivi mai del tutto compresi). Inoltre, le “basi” di un ricorso concorso pubblico sono rappresentate dalla individuazione dei cosiddetti “vizi di legittimità“, ossia dalle violazioni legali commesse dalla Commissione, che possono giustificare (in alcuni casi) addirittura anche l’annullamento dell’intero concorso pubblico.

Ma torniamo a noi: il ricorso concorso pubblico è un ricorso dinanzi al TAR, ossia dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale? La risposta è affermativa nella stragrande maggioranza dei casi. Per meglio dire, ogni qualvolta c’è un “concorso pubblico” se sorgono contestazioni in ordine alla sua procedura dovremo proporre un ricorso concorso pubblico dinanzi al TAR o Giudice Amministrativo.

Leggi anche  L'istanza di accesso agli atti della legge 241/1990: istruzioni per la corretta formulazione.

Capire quando si è in presenza di un “concorso pubblico” in alcuni casi non è facilissimo; ma comunque vi offro alcune indicazioni che si ricavano dalle numerosissime sentenze in materia. Un concorso pubblico si ha quando:

  • E’ stata nominata una Commissione d’esame
  • E’ stato pubblicato un Bando di Concorso
  • Il concorso è articolato in una o più prove, o anche solo nella valutazione dei titoli
  • E’ prevista l’attribuzione di punteggi, e non solo un giudizio finale di “idoneità”
  • E’ prevista la formazione di una graduatoria finale di merito

Se manca anche solo uno di questi requisiti, non potremo dire di essere in presenza di un “concorso pubblico” in senso stretto, ma di una procedura di tipo differente. Per avere un’idea al riguardo, le procedure di stabilizzazione del personale precario (di cui ci occupiamo frequentemente), nella maggioranza dei casi non sono concorsi pubblici.

Lo stesso dicasi, ad esempio, per i concorsi dei Dirigenti di Unità Operativa Complessa (UOC), in ambito sanitario, che (nonostante le ultime riforme) sono ancora considerati dei procedimenti di natura non concorsuale.

In tutti questi casi, il ricorso concorso pubblico andrà dunque proposto dinanzi al Giudice del Lavoro del Tribunale Ordinario, e non dinanzi al Giudice Amministrativo.

Passiamo adesso ad analizzare i vari step in cui si articola il ricorso del concorso pubblico.

Step 1: Analisi del caso

La prima fase consiste nell’attenta disamina del caso: in questo esame preliminare, è molto importante offrire informazioni dettagliate all’Avvocato su come sono andati i fatti che hanno portato, ad esempio, alla tua esclusione dal concorso o al mancato superamento della prova orale (o scritta) del Concorso pubblico.

Il nostro Studio, a tal proposito, propone una o più video-call per inquadrare correttamente il problema, oppure, per chi può, uno o più incontri in presenza presso la sede fisica del nostro Studio.

Soprattutto, sarà importante recuperare tutta la documentazione relativa alla procedura concorsuale, al fine di comprendere se la Commissione esaminatrice ha commesso più di una illegittimità: ciò ci permette di passare direttamente alla seconda fase.

Step 2: Istanza di accesso agli atti.

Abbiamo già spiegato in questo nostro approfondimento come formulare correttamente un’istanza di accesso agli atti, per cui ti invito senz’altro a leggere tale articolo se vuoi più informazioni in merito.

In questa guida al ricorso concorso pubblico, invece, vogliamo che tu presti attenzione su alcune circostanze importantissime, che non dovrebbero sfuggirti.

La prima: l’istanza di accesso agli atti va proposta nel più breve tempo possibile. La ragione di ciò risiede essenzialmente nella brevità del termine per proporre ricorso, che è di 60 giorni dalla conoscenza o pubblicazione del provvedimento che lede la tua posizione giuridica (graduatoria, esclusione, risultati della prova, etc.), sicché sarebbe l’ideale disporre di tutta la documentazione predisposta dalla Commissione d’esame già prima della predisposizione del ricorso concorso pubblico.

La seconda: con l’istanza è possibile chiedere tendenzialmente tutta la documentazione inerente il concorso, anche (ad esempio) gli elaborati delle prove degli altri candidati, in quanto, come dicono numerosissime sentenze sul punto:

Le domande ed i documenti prodotti dai candidati, i verbali, le schede di valutazione e gli stessi elaborati costituiscono documenti rispetto ai quali, salvo casi eccezionali, deve essere esclusa l’esigenza di riservatezza a tutela dei terzi, posto che i concorrenti, prendendo parte alla selezione, hanno acconsentito a misurarsi in una competizione di cui la comparazione dei valori di ciascuno costituisce l’essenza: tali atti, quindi, una volta acquisiti alla procedura, escono dalla sfera personale dei partecipanti che, pertanto, a stretto rigore, neppure assumono la veste di controinteressati in senso tecnico nel giudizio volto all’accesso agli atti della procedura concorsuale da parte di altro soggetto partecipante alla medesima”

SENTENZA T.A.R. SALERNO, SEZ. II, 24 GIUGNO 2013 N. 1408

Step 3: Redazione del ricorso

Nella fase della redazione del ricorso concorso pubblico l’avvocato amministrativista deve accuratamente individuare i vizi di legittimità che riguardano la procedura concorsuale e che possono giustificare l’annullamento di tutto o di una sola parte del concorso.

Leggi anche  La stabilizzazione dei precari nell'art. 20 della legge Madia sta morendo?

Se ad esempio intendiamo impugnare il bando di concorso, perché assumiamo che una determinata clausola non ci permette ingiustamente di partecipare (es. ci chiede un determinato titolo di studio che, in realtà, non è necessario per quel Concorso), allora non chiederemo l’annullamento di tutto il concorso, ma soltanto di quella specifica clausola illegittima, in modo da consentirci di prendere parte alla selezione.

Ti ricordo infine che, nel diritto amministrativo, i vizi di legittimità si raggruppano i tre grandi aree, ciascuna con una propria rilevanza specifica:

  • Eccesso di potere
  • Violazione di legge
  • Incompetenza

Step 4: presentazione del ricorso

Per capire come si sviluppa un ricorso concorso pubblico ti dico che, nel processo amministrativo, ci sono di regola due udienze: l’udienza “camerale” (ossia, in camera di consiglio, alla presenza solo degli avvocati), nel quale si discutono le “misure cautelari“, ossia i provvedimenti d’urgenza adottati dal giudice per dare una prima ed immediata tutela al candidato ricorrente.

In cosa consistono i provvedimenti cautelari d’urgenza? La risposta è: dipende.

Se, ad esempio, sei stato escluso dal concorso pubblico, prima della sua conclusione, la richiesta cautelare formulata nel ricorso concorso pubblico consisterà nella provvisoria riammissione al concorso, al fine di partecipare ad una prova o di autorizzare la valutazione dei titoli.

Se invece, per continuare con gli esempi, non hai superato una delle prove in cui si sviluppa il concorso, in tal caso la cautelare potrà consistere, ove richiesto nel ricorso concorso pubblico, nella rinnovazione della prova, spesso e volentieri dinanzi ad una Commissione diversa da quella nominata; oppure, nella ammissione provvisoria alla successiva prova prevista dal concorso.

Una volta conclusasi la fase cautelare, sarà prevista una successiva ed eventuale fase di merito, ossia una nuova udienza, sempre dinanzi al Giudice Amministrativo, ma questa volta a porte aperte (pubblica).

La fase di merito è del tutto eventuale perché può accadere (e capita non di rado) che il giudizio si concluda sostanzialmente con la fase cautelare; se invece il Giudice non concede la misura cautelare richiesta con il ricorso concorso pubblico, allora in tal caso l’udienza di merito potrà essere stabilita anche a grande distanza di tempo.

In breve, nel ricorso concorso pubblico la “partita” si gioca quasi interamente alla fase cautelare, quando cioè si tratta di riammettere un candidato o di ottenere una rivalutazione della prova o dei titoli professionali culturali o di servizio.

Tempistiche del ricorso concorso pubblico

La durata di un ricorso concorso pubblico è relativamente breve: per essere più precisi, una volta che il ricorso è stato notificato all’Amministrazione (e alle altre parti eventuali) la fissazione dell’udienza si ha trascorsi venti giorni dalla notifica: quindi, di fatto, la prima udienza (quella cautelare, come abbiamo visto) è fissata in genere ad un mese dalla notifica del ricorso concorso pubblico.

Vi sono dei casi, però, in cui non è consentito attendere un mese, perché ad esempio il ricorrente non riuscirebbe ad essere ammesso ad una prova concorsuale che è imminente.

Leggi anche  Il ricorso per l'esame avvocato 2020/2021: tutelati con noi.

Allora in tal caso un altro strumento è di estrema utilità e si chiama “decreto monocratico”: in pratica, con il ricorso concorso pubblico chiederemo al Presidente del TAR, prima ancora che sia fissata l’udienza cautelare, di adottare un provvedimento “velocissimo”, che consenta una tutela pressoché immediata al ricorrente, come ad esempio l’ammissione d’urgenza alla prova dalla quale il candidato è stato escluso.

i costi del ricorso concorso pubblico

Il ricorso concorso pubblico non è gratuito: esso ha un costo che è determinato in parte dalle competenze professionali dell’Avvocato, ed in parte dalle spese vive (spese di notifiche, di trasferta etc.), oltre al cosiddetto “contributo unificato”.

Iniziando da quest’ultimo, il contributo unificato è sostanzialmente la “tassa” che il ricorrente deve pagare allo Stato per avviare la causa relativa al concorso pubblico (vedi qui una tabella del costo del contributo in relazione ai vari tipi di procedimenti).

Nel caso del ricorso concorso pubblico, il contributo unificato è dovuto nella misura fissa di euro 325,00, ossia la metà di quello che sarebbe il costo ordinario per una causa dinanzi al TAR (euro 650,00).

Le competenze professionali dell’Avvocato, invece, sono calcolate sulla base dei parametri approvati con il D.M. n. 147 del 13 agosto 2022, e variano a seconda della complessità del caso.

Discorso a parte per i ricorsi collettivi, che possono essere fatti quando ad esempio la generalità dei candidati ha motivo di ricorrere avverso una clausola del bando o un decreto specifico: in tal caso il costo è ripartito tra i vari partecipanti e può essere sensibilmente più basso del costo del ricorso concorso pubblico individuale.

Ad ogni modo, per rispondere alla domanda del paragrafo: il ricorso concorso pubblico può essere gratuito, a patto che il ricorrente sia ammesso al cosiddetto “gratuito patrocinio“, quando il suo reddito annuo imponibile, risultante dall’ultima dichiarazione, non sia superiore ad euro 11.493,82 (D.M. 16 gennaio 2018).

Il ricorso scade presto: chiamaci per una prima consulenza a costo zero

Eccoci arrivati alla fine del nostro approfondimento!

Se hai partecipato ad un concorso per essere assunta/o come Infermiere, Psicologo, Medico, O.S.S., Agente di Polizia Municipale, Veterinario ed altro, presso un’Azienda Sanitaria o un Comune o una Pubblica Amministrazione centrale, e temi di aver subito un’ingiustizia, è di fondamentale importanza muoversi con rapidità.

Abbiamo 60 giorni di tempo per proporre il ricorso, dal giorno della pubblicazione della graduatoria o della conoscenza del provvedimento di esclusione dal concorso o dalla prova: occorre pertanto essere rapidi e incisivi

A quanto sopra bisogna aggiungere che, in molti casi, occorrerà anche presentare una istanza di accesso agli atti, ad esempio per conoscere gli elaborati degli altri concorrenti oppure, in generale, per avere cognizione dei verbali redatti dalla Commissione d’esame (vedi qui il nostro approfondimento sulla istanza di accesso).

All’istanza di accesso agli atti l’Amministrazione è tenuta a rispondere entro 30 giorni, così di fatto consumando altro tempo utile per la proposizione del ricorso concorso pubblico.

Ecco allora che diventa fondamentale muoversi con rapidità e sicurezza!

Il nostro Studio ha effettuato numerosi ricorsi in materia di concorsi pubblici, riportando molte vittorie. Se sei curioso puoi ad esempio leggere un nostro caso qui (riguardante l‘ammissione di un candidato escluso da un concorso alla prova scritta), oppure un altro qui (riguardante la somministrazione di quiz illegittimi al concorso pubblico per l’assunzione di OSS).

Il nostro Studio Legale ti propone una analisi dettagliata della tua partecipazione al Concorso pubblico, che si articola in quattro mosse:

  • Analisi del bando e degli altri atti del concorso pubblico
  • Proposizione di una eventuale istanza di accesso agli atti
  • Analisi della documentazione ottenuta con l’istanza
  • Studio della possibilità del ricorso concorso pubblico e stima delle possibilità di riuscita del giudizio, con chiara indicazione delle spese da sostenere.

Scrivici compilando il modulo nella pagina contatti qui: ti risponderemo entro 24 ore per individuare insieme la soluzione migliore per la tutela dei tuoi diritti.

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