Assistenza legale concorsi pubblici: 4 strategie vincenti da conoscere.
Mai come in questi ultimi anni la necessità di una assistenza legale concorsi pubblici ha mostrato tutta la sua importanza per i partecipanti alle tornate concorsuali.
Purtroppo, non sempre le Commissioni valutano correttamente o in modo imparziale i candidati: i casi di errori, favoritismi e valutazioni viziate da logiche non meritocratiche sono tutt’altro che rari.
Per questa ragione è fondamentale affidarsi a uno Studio Legale come il nostro, specializzato nell’assistenza nei concorsi pubblici, capace di individuare e sfruttare le migliori strategie difensive.
In questo articolo scoprirai 4 strategie vincenti per tutelare efficacemente i tuoi diritti, nel caso in cui tu abbia partecipato ad un concorso pubblico e l’esito sia stato negativo.
Chiarire tutti gli aspetti del problema.
La prima strategia per una buona assistenza legale concorsi pubblici può essere riassunta in una sola parola: chiarezza !
È essenziale chiarire infatti:
- Quali sono i termini precisi del problema: ossia, ad esempio, quali siano state le ragioni della tua esclusione oppure – continuando ancora con un esempio – il motivo della attribuzione di un punteggio più basso rispetto a quello che avresti meritato;
- Qual è la documentazione da ottenere e da utilizzare: ovviamente, trattandosi di un concorso pubblico, tutti gli atti non potranno che fare riferimento a tale procedura (come vedremo tra un attimo);
- Quali azioni si possono intraprendere per difendere i propri diritti, tenendo conto sia delle possibili soluzioni “stragiudiziali” (ossia, conciliative e basate sull’accordo tra le parti: meno frequenti nel campo dei concorsi pubblici ma comunque non del tutto isolate), sia di quelle “giudiziali”, basate principalmente sulla predisposizione e la notifica di un ricorso, come abbiamo spiegato in questo nostro approfondimento.
Un avvocato esperto dovrà anzitutto analizzare approfonditamente tutta la documentazione disponibile e, se necessario, richiedere altri documenti tramite istanza di accesso agli atti: per capire come predisporre un’istanza di questo tipo, ti invito a leggere un nostro breve approfondimento qui.
Facciamo un esempio.
Immagina di essere stato escluso da un concorso pubblico perché la Commissione ritiene che:
- non hai maturato gli anni di servizio richiesti;
- oppure non possiedi il titolo di studio previsto dal bando (come una laurea o una specializzazione specifica);
- non hai ottenuto il punteggio minimo per essere ammesso alla successiva prova concorsuale oppure per essere inserito nella graduatoria finale di merito;
- Per vizi formali: non hai firmato la domanda di partecipazione oppure hai inoltrato la domanda al di fuori del tempo massimo previsto dal bando di concorso.
In questi casi, per poterti fornire una buona assistenza legale concorsi pubblici, è cruciale richiedere:
- Tutti i verbali della Commissione
- La tua domanda di partecipazione e gli allegati (se non l’hai conservata) e, inoltre, le domande di partecipazione degli altri candidati al Concorso pubblico, per valutare se la Commissione non abbia operato dei favoritismi o delle valutazioni manifestamente ingiuste;
- Le schede con l’attribuzione dei punteggi alle prove che hai sostenuto.
Tali documenti dovranno essere richiesti tramite un’istanza di accesso agli atti: ti diciamo qui come predisporla oppure, se lo preferisci, la possiamo fare noi per te.
Chiarire quale sia l’obiettivo che si intende raggiungere
Una buona assistenza legale concorsi pubblici deve, in seconda battuta, comprendere esattamente quale sia l’obiettivo che hai di mira: se, ad esempio, intendi ottenere la riammissione alla procedura concorsuale (essendone stato escluso) oppure se vuoi ottenere un risarcimento dei danni sofferti in ragione dell’esclusione dal Concorso o per la sottovalutazione dei titoli, laddove tu non sia più interessato ad essere riammesso a partecipare al concorso.
Naturalmente, la comprensione dell’obiettivo da perseguire è strettamente collegato a quello che possiamo chiedere al Giudice Amministrativo attraverso la proposizione del nostro ricorso.
Ti devo allora svelare un piccolo “segreto”, che null’altro rappresenta se non l’applicazione di un principio molto antico in campo giuridico: il Giudice Amministrativo non può imporre all’Amministrazione di compiere una specifica attività (il c.d. divieto di ordine di “facere”, espressione del principio della separazione dei poteri), ma può ordinare alla stessa di rivalutare una determinata situazione.
Voglio dire, in altri termini, che il Giudice può ordinare la riammissione alla tua procedura concorsuale (qualora tu sia stato escluso) oppure potrà disporre che l’Amministrazione che ha bandito il concorso effettui una nuova prova orale o scritta (se hai conseguito un punteggio insufficienti a tali prove) dinanzi ad una Commissione esaminatrice che, per ovvie ragioni di imparzialità, dovrà essere diversa da quella che ti ha giudicato insufficiente.
Sono moltissimi i casi in cui il nostro Studio ha ottenuto tale importante risultato con il nostro servizio di assistenza legale concorsi pubblici; te ne elenco soltanto alcuni, per i quali ti inseriamo il link della Sentenza o dell’Ordinanza emessa dal TAR competente:
- Sentenza n. 2090 del 29 agosto 2024, con il quale il T.A.R. del Veneto ha ordinato all’Accademia delle Belle Arti di Verona di ammettere al Corso di Nuove Tecnologie dell’Arte il nostro ricorrente, il quale era stato ingiustamente escluso dalla graduatoria di ammissione senza la previa definizione dei parametri per la selezione dei candidati da ammettere al Corso;
- Sentenza n. 236 del 9 maggio 2024, con il quale il T.A.R. dell’Abruzzo, sede di L’Aquila, ha annullato la graduatoria degli alunni ammessi a partecipare al progetto “Erasmus +”, nel quale la nostra ricorrente figurava con un punteggio irragionevolmente basso, in quanto (parole del T.A.R.) “i criteri di selezione in ogni concorso pubblico devono essere stabiliti prima che siano noti i candidati, al fine di garantire l’imparzialità“;
- Sentenza n. 137 del 13 marzo 2023, con il quale il T.A.R. di L’Aquila ha ordinato all’ASL di Teramo una rivalutazione migliorativa dei punteggi ottenuti ai titoli dalla nostra ricorrente, alla quale – tra le altre cose – non era stata valutata la laurea in primo livello in Scienze Infermieristiche e Ostetriche, pur essendo attinente con il profilo messo a concorso di Operatore Socio Sanitario. L’Amministrazione sanitaria, inoltre, in tal caso è stata condannata a restituire euro 3.000 in favore della nostra ricorrente, e ciò grazie alla nostra assistenza legale concorsi pubblici.
La scelta del rito e del Giudice: l’ultimo passo verso una difesa efficace
Il quarto e ultimo pilastro di una buona assistenza legale concorsi pubblici è la corretta impostazione processuale del ricorso. Ciò comporta anzitutto una valutazione tecnica sull’individuazione del Giudice competente, che nella quasi totalità dei casi sarà il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale), trattandosi di concorsi pubblici banditi da enti statali, sanitari, comunali o regionali. Tuttavia, esistono eccezioni rilevanti, come le procedure di stabilizzazione o i concorsi per Direttore di UOC (almeno secondo la “vecchia” disciplina, che ora è cambiata), che possono ricadere nella giurisdizione del Giudice Ordinario.
Altro aspetto cruciale è la scelta del rito, che può variare in base all’urgenza del caso. Quando, ad esempio, l’esclusione rischia di precludere una prova imminente o la stipula del contratto, si potrà optare per un rito cautelare d’urgenza, come previsto dall’art. 56 c.p.a. In taluni casi è persino possibile ottenere una decisione in tempi rapidissimi, attraverso un decreto monocratico adottato dal Presidente del TAR già nelle 48 ore successive al deposito del ricorso.
È proprio in questa fase che emerge la differenza tra una difesa generica e una assistenza legale concorsi pubblici di alto profilo: saper bilanciare tempi, obiettivi e strategia processuale rappresenta un vantaggio competitivo decisivo per chi voglia far valere i propri diritti.
Conclusione: non aspettare, agisci ora con la giusta assistenza legale
Partecipare a un concorso pubblico non significa solo prepararsi alle prove, ma anche essere pronti a reagire in modo strategico e tempestivo di fronte a errori o ingiustizie. L’assistenza legale concorsi pubblici non è un’opzione di lusso, ma uno strumento indispensabile per difendere la tua carriera e i tuoi diritti.
Se ti riconosci in una delle situazioni descritte, o se semplicemente desideri una valutazione professionale del tuo caso, il nostro Studio Legale è al tuo fianco. Puoi contattarci per una consulenza gratuita e personalizzata, durante la quale analizzeremo ogni aspetto della tua partecipazione al concorso, predisporremo l’istanza di accesso agli atti e valuteremo insieme la percorribilità di un ricorso.
Non lasciare che una decisione arbitraria o un errore ti escludano dal futuro che ti sei guadagnato.
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